Alberto Guidato

Alberto Guidato ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Nel 2001 ha partecipato al Corso Superiore di Arti Visive presso la Fondazione Antonio Ratti a Como, curato da Angela Vettese e Giacinto Di Pietrantonio, con la partecipazione di Marina Abramović. Nel corso degli anni ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Prix Spécial du Jury alla FIAV.2k3 a Tavira, Portogallo (2003), il Premio Talk to the City del DOCVA di Milano (2005) e, nel 2017, la Benemerenza Civica Servizio GAMeC di Bergamo.

La sua pratica si fonda su una tensione costante tra due polarità solo in apparenza contrapposte: da un lato, la riflessione su temi biblici e spirituali, dall’altro, l’estetica della cultura underground e della musica elettronica. Nei suoi lavori su carta, spesso realizzati su cartone riciclato con pennarelli neri e fosforescenti, coesistono richiami a simboli religiosi e al linguaggio visivo dei concerti, delle copertine di CD e delle fanzine. È un immaginario che ricorda, per potenza visiva, tanto Hilma af Klint quanto certi universi visivi legati alle copertine dei Pink Floyd.

Tra le opere più rappresentative si ricordano il dittico Ap Gv 21 (2006–2007), la serie su carta Ap Gv 22,2 (2007) ispirata all’Apocalisse di San Giovanni, Genesi 1, 2 (2010) legato al Libro della Genesi, I tre colori delle tuniche del Paradiso (2011), La Trasfigurazione e L’altro Mondo (entrambi del 2012). Un corpus coerente che apre l’eredità della pittura a orizzonti visionari e inattesi.