Ermanno Brosio

Casale Monferrato — 1995
Vive e lavora a Milano.

Ha studiato a Torino, diplomandosi all’Accademia Albertina nel 2018.
Ha completato gli studi a Milano, diplomandosi nel 2021 all’Accademia di Belle Arti di Brera.

Ermanno Brosio dipinge attraverso i tessuti: elementi che, una volta decostruiti, vengono ricuciti e assemblati con pittura e altri media, dando forma a composizioni stratificate e frammentate che trovano un’inaspettata armonia. I capi scelti dall’artista provengono spesso da abiti già utilizzati, un tempo aderenti al corpo di qualcuno e ora tesi su un telaio o lasciati ricadere morbidamente su se stessi dopo essere stati smontati. La struttura della tela resta spesso alla base delle sue opere, sottolineando un forte legame con il supporto tradizionale del pittore.

La riattivazione di elementi abbandonati è al centro della pratica artistica di Brosio: oggetti, tessuti e capi un tempo disconosciuti e gettati via da qualcuno vengono assemblati in un nuovo universo semantico. I vestiti sono la forma che scegliamo e quella che mostriamo: sono il modo in cui ci rappresentiamo. Nel loro essere estremamente vicini ai nostri corpi, costituiscono la forma più intima e al tempo stesso la più esposta della nostra espressione. Dai tessuti affiorano tracce che registrano movimenti e posture, accadimenti metodici e inattesi, incontri e attriti.

«I tessuti che uso sono il residuo dell’odierna sovrapproduzione e dell’atteggiamento consumistico.
La pittura è una macchina narrativa che nasce dagli effetti e riproduce effetti; è un pensiero visualizzato, è il dispositivo che traduce. L’idea di un’arte che aderisce agli oggetti, un’arte in cui non c’è differenza ma coincidenza tra esterno e interno.»