Danh Vo

Danh Vo è nato in Vietnam e cresciuto in Danimarca, dopo che la sua famiglia, nel 1979, era stata soccorsa da una nave danese mentre fuggiva in mare. La sua pratica artistica, concettuale e stratificata, trae origine da esperienze personali che diventano strumenti per riflettere su questioni storiche, sociali e politiche più ampie. Al centro del suo lavoro vi è un processo meticoloso di raccolta e accumulo: fotografie, souvenir, frammenti, lettere e oggetti autobiografici vengono assemblati in installazioni che affrontano temi come identità, colonialismo, capitalismo, cattolicesimo e sessualità. Le sue opere sono spesso composte da riferimenti, storie e simboli che si articolano in una continua decostruzione del valore e un’instancabile operazione di appropriazione.
Vo ha rappresentato la Danimarca alla Biennale di Venezia del 2015, ed è stato incluso anche nelle edizioni del 2013 e del 2019, nonché nelle Biennali di Berlino del 2010 e del 2014. Le sue opere fanno parte di numerose collezioni pubbliche e private internazionali, tra cui: MoMA, Guggenheim, SFMOMA, Whitney Museum (New York); Tate (Londra); Centre Pompidou e FNAC (Parigi); Kunsthaus (Zurigo); Reina Sofia (Madrid); Art Institute of Chicago; Museion (Bolzano); Collezione Pinault (Venezia); Jumex e Tamayo (Città del Messico), solo per citarne alcune.