Vanessa Safavi

Vanessa Safavi ha studiato presso l’École Cantonale d’Art de Lausanne (ECAL) e ha partecipato a numerose residenze internazionali, tra cui l’Istituto Svizzero di Roma (2012), Residency Unlimited a New York in collaborazione con Galapagos Art Space (2013), 92Capital in Perù (2015), Fürstenberg Zeitgenössisch (2018) e Triangle France a Marsiglia.

Ha ricevuto importanti riconoscimenti come il Premio Illy Present/Future (Artissima, 2012), il Premio Luci d’Artista (Torino, 2013) e il Prix Irène Raymond (2019).

Il lavoro di Vanessa Safavi si sviluppa attraverso sculture, installazioni e opere su carta, con una particolare attenzione alla relazione tra corpo, materiali e identità.

La sua ricerca riflette sulla fragilità umana, la sessualità e l’appartenenza culturale, mescolando riferimenti antichi e contemporanei. Lavora spesso con materiali come gomma, silicone e altri polimeri, evocando la tradizione della scultura morbida e del movimento Antiform, in cui il materiale diventa contenuto, metafora e superficie sensibile.

Safavi dimostra anche un profondo rispetto per le tradizioni e i simboli delle culture antiche, che rielabora e traduce all’interno di narrazioni personali.

Questo le permette di interrogare in modo critico l’identità contemporanea del corpo, soprattutto in relazione alla sua costante ottimizzazione tecnologica e agli effetti culturali che ne derivano nelle società iper-organizzate in cui viviamo.

È proprio questa tensione – tra memoria culturale e presente digitale – che porta la sua ricerca verso una nuova sfera identitaria, fragile e contraddittoria, dove convivono vulnerabilità, bellezza e inquietudine.